Pensioni, un futuro di fame e miseria
Le pensioni minime, oggi di circa 500 euro, sono destinate a diminuire. Gli attuali lavoratori trentenni, se e quando riusciranno ad andare in pensione, percepiranno prestazioni ancora più basse di quelle di oggi.
Esempio: un trentenne che guadagna mille euro al mese arriverà al massimo a 400 euro mensili di pensione dopo decenni di contributi. Si tratta di una diminuzione del 20% dell’attuale minima e significa una sola cosa: nel futuro la pensione sarà insufficiente alla sopravvivenza per molti degli attuali lavoratori.
Un futuro nero per chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1995, anno della riforma Dini. Il governo Renzi con il Jobs act dà il colpo di grazia visto che dopo vent’anni di precarietà che già hanno devastato vite e contributi di milioni di lavoratori ora con i contratti a tutele crescenti la precarietà diventa definitiva.