Se alla manifestazione della Cgil del 25 ottobre era evidente che il punto politico della rottura col Pd balzava in primo piano, dopo le elezioni in Emilia Romagna dovrebbero essersene resi conto anche i sordi. Si aggiungano lo sciopero generale convocato, la partecipazione attiva di una parte importante dell’elettorato 5 stelle (non dimentichiamolo, primo partito operaio nelle urne alle elezioni politiche), disponibile a scendere in campo assieme alla Fiom e alla Cgil, i conflitti di vertice nel movimento di Grillo, il non sfondare della destra sul piano elettorale e la sua crisi profonda di leadership, il crescente nervosismo del governo e persino le contorte evoluzioni nella sinistra Pd… ce n’è a sufficienza, crediamo, per dire a chiare lettere che la questione del partito di classe è diventata il punto centrale attorno al quale ruota lo scontro politico e sociale nel nostro paese.